Prodotti freschi, sani, di stagione e a chilometri zero, lavorati dai migliori produttori locali e consegnati a domicilio. PRIMITIA, startup nata nel 2016, punta su valorizzazione del territorio e rispetto dell’ambiente, consumo responsabile e spreco zero. Basta un click per portare in tavola cibi sani, secondo la migliore tradizione del made in Tuscany e del made in Italy
Una volta la spesa si faceva all’alimentari dietro l’angolo. Di genuino non c’erano solo frutta e verdura, ma anche i rapporti umani che si costruivano con negoziante e clienti, stipati dentro botteghe quasi sempre piccole ma ospitali, dove scorrevano vita quotidiana e discorsi su come va il mondo.
Oggi i tempi sono cambiati, anche se la ricerca del buon cibo ha scalato la lista delle priorità. La spesa di qualità è l’ambizione di tutti, spesso frustrata: troppo complesso individuare i prodotti giusti e poco tempo disponibile per chi deve incastrare gli acquisti tra appuntamenti di lavoro, impegni di famiglia e cellulare che squilla. Va a finire che si compra a caso, salvo poi lamentarsi se il rapporto qualità/prezzo stride clamorosamente.
Serviva qualcuno che, con competenza, selezionasse le eccellenze enogastronomiche del territorio, quelle lavorate dai migliori produttori, e le consegnasse a domicilio, garantendo ai consumatori di avere in tavola prodotti freschi, sani, di stagione e a chilometri zero. Tutto ciò senza tralasciare cortesia e affabilità, requisiti imprescindibili per un servizio di livello.
Primitia, ad Arezzo, ha colmato questo vuoto. Startup nata nel 2016, è cresciuta passo dopo passo grazie a uno studio attento del mercato e alla digitalizzazione del progetto. L’anno del definitivo consolidamento è stato il 2021: fornitori, prodotti e clienti fidelizzati sono aumentati sensibilmente, è stato aperto un temporary shop e messo a punto un programma ambizioso da sviluppare nei prossimi mesi.
Primitia oggi rappresenta un nuovo modo di fare la spesa, con una connessione diretta tra consumatore consapevole e produttore sostenibile. Tramite la app, scaricabile su tablet e smartphone, si accede al negozio virtuale. Da qui è possibile comporre il carrello tramite la vasta selezione di prodotti e fissare giorno e ora della consegna, aspettando comodamente che suoni il campanello di casa. Uno dei punti di forza è la logistica, che comprende la preparazione accurata dell’ordine e il trasporto con furgone refrigerato, oltre a un packaging personalizzato e riutilizzabile.
Primitia domani sarà un modello di business da replicare in più città, facendo leva su tre cardini fondamentali: valorizzazione del territorio, rispetto dell’ambiente, spesa digitale. Gli investimenti nel settore food tech rappresentano un trend ormai consolidato: nel 2020 sono cresciuti del 42% nel mondo e del 12% in Europa (dati del Report stage of global food tech). L’Italia è ancora indietro, ferma a un modesto +0,12% (dati Agrifood Tech di maggio 2021), ma anche da noi le cose stanno cambiando.
Dietro Primitia ci sono Martina, Ilaria, Camilla: coordinano un team giovane e dinamico, con l’aspirazione di diventare la prima dispensa agroalimentare in abbonamento, in cui prodotti locali di eccellenza vengono promossi e distribuiti attraverso postazioni fisiche affiancate a un sistema digitale di vendita. Lo scopo è coinvolgere una filiera sostenibile e fidelizzare clienti sempre più attenti al mangiare sano, alla conoscenza e provenienza dei cibi.
Il progetto Primitia ruota attorno a un concetto basilare e innovativo: la spesa non è semplicemente un acquisto ma un’esperienza sensoriale.
L’ambizione di primitia è diventare la prima dispensa agroalimentare in abbonamento