Dal 28 al 30 giugno, con la super anteprima del 25, torna il Passioni Festival che quest’anno vede tanti eventi legati da un inedito filo conduttore: “Da Piero della Francesca a Pier Paolo Pasolini”
10 edizioni di Passioni Festival: una iniziativa diversa dal solito, con una dimensione culturale ma molto “pop”, alla portata di tutti, non accademica e autoreferenziale:
“La cultura si deve incrociare con il pubblico, è importante trovare formule piacevoli per tutti, pur affrontando temi importanti: con questo spirito ho voluto il Passioni” – spiega Marco Meacci, ideatore dell’evento.
Un Festival che nonostante il Covid, non si è mai fermato, tutte le edizioni si sono regolarmente svolte pur con le limitazioni del caso, ma quest’anno, sarà un’edizione speciale perché oltre ad essere all’insegna della normalità, sarà l’edizione del decennale dell’evento. Per festeggiare questo importante traguardo, il programma è ampio e vario e per la prima volta, c’è un tema di fondo, un fil rouge che lega tutti gli appuntamenti: “Da Piero della Francesca a Pier Paolo Pasolini”.
“Perché accostare Piero a Pier Paolo?”
“Quest’anno ricorre il centenario della nascita del poliedrico Pasolini, che ad Arezzo era profondamente legato, infatti conosceva molto bene la città, veniva qui a trovare il suo amico Ninetto Davoli ed insieme andavano a vedere gli affreschi di Piero. Sono proprio queste opere d’arte che lo hanno ispirato nell’ideazione di alcuni abiti di scena. Il Festival parlerà di questo grande intellettuale a tutto tondo, ma in particolare del rapporto che aveva con la città e con il territorio”.
Un Festival che in questa edizione 20220, unisce il grande cinema alla letteratura, alle mostre, agli incontri e anche alla danza, che aprirà molti degli appuntamenti in programma.
Il Passioni prenderà il via con l’anteprima di sabato 25 giugno: in Fortezza verrà inaugurata la mostra “Da Piero a Pier Paolo”, ad ingresso libero e visitabile fino al 30 giugno. Una esposizione unica nel suo genere che proporrà gli abiti di scena del film di Pasolini “Il Vangelo secondo Matteo”, concessi per l’occasione dalla sartoria teatrale romana Farani. Il regista, per realizzare tali costumi si ispirò, al ciclo di affreschi de “La Leggenda della Vera Croce” di Piero della Francesca. Oltre ai costumi, nella mostra curata dal regista Alessandro Perrella, ci saranno fotografie di scena del film di Pasolini, concesse dalla cineteca di Bologna, e quadri digitali e ricostruzioni degli affreschi di Piero. La domenica all’Arena Eden, ci sarà poi un altro fuoriprogramma eccezionale, ovvero la proiezione del film “Il Vangelo secondo Matteo”, con un saluto iniziale del Vescovo di Arezzo.
Il Festival più canonico, quello degli eventi veri e propri e degli incontri partirà martedì 28 giugno, con la presentazione del libro “Quando c’era Pasolini” con l’autore Fulvio Abbate e la presenza di Tommaso Cerno. La sera, altro appuntamento straordinario con la proiezione del film del ’66 “Uccellacci e uccellini”, che vedrà la presenza di Ninetto Davoli, attore iconico e storico, nonché grande amico del regista.
Il mercoledì è in programma la conferenza del Prof. Attilio Brilli sul rapporto tra Piero della Francesca e Pasolini e il giovedì, in Fortezza, la proiezione del documentario di Alessandro Perrella “La Leggenda della Vera Croce”. Il grande evento di chiusura sarà giovedì 30 giugno, quando alle 21.00 all’Arena Eden, ci sarà l’attore e drammaturgo Ascanio Celestini, che parlerà di Pasolini a tutto tondo.
“C’è poi un appuntamento che è una novità assoluta: per la prima volta, il Passioni Festival si sposta dalla città e arriva a Monterchi. Il 30 giugno ci sarà infatti una visita alla Madonna del Parto ed in questa occasione, verrà presentato un libro su Pasolini. L’obiettivo di questa uscita è allargare l’evento al territorio, farlo uscire dalle mura della città”.
Dal Passioni Festival, in 10 anni, sono passati personaggi di alto livello:
“Sono arrivati ad Arezzo centinaia di ospiti del mondo del cinema, della satira, del giornalismo, della letteratura, dello sport.. da Carlo Verdone a Maccio Capatonda, da Edoardo Bennato a Lina Wertmüller, da Wikipedro a Yuri Chechi fino a Stefano Benni e Andrea Scanzi, che ha svolto anche il ruolo di direttore artistico, contribuendo alla crescita del Festival. Sono felice, orgoglioso e soddisfatto del Passioni; sono state nove edizioni importanti e quest’anno ci sono tutte le premesse per un nuovo Festival di grande successo. Il tema è inedito e affiancare Piero della Francesca a Pier Paolo Pasolini, fare questo viaggio suggestivo lungo mezzo millennio, sarà senza dubbio un’esperienza notevole”.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Per il programma completo e maggiori informazioni, è possibile visitare il sito http://www.passionifestival.it/ oppure la pagina Facebook dell’evento https://www.facebook.com/passionifestival .