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Marco Botti

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Marco Botti Aretino di nascita e per vocazione. Dal 2004 sono giornalista culturale, nonché addetto stampa e curatore di mostre ed eventi. Arte, musica, storia della mia città sono il pane quotidiano. Credo nella natura divina dei Beatles.

Opera nuova, il grande ritorno di Giulio Galgani

I due anni di stop forzato di gran parte...

Il monumento a Ferdinando I de’ Medici

Nel sagrato del duomo di Arezzo una statua ricorda...

Alla scoperta del MuDAS Museum

Assieme al palazzo vescovile e al duomo, il Museo...

Gli echi medievali di Romena

Immerso nel verde del Casentino, esiste un luogo in...

La leggenda della contessa Matelda

Una nobildonna affascinante e sanguinaria nel medioevo casentinese. Diciamoci la verità: che castello sarebbe senza il suo fantasma che vaga senza pace, pronto a suggestionare o impaurire chi lo visita? Anche il Casentino, terra ricca di manieri misteriosi e leggende, non può venir meno a questa consuetudine e così, nel tempo, sono sorte varie storie a tinte horror.

Poppi gioiello del casentino

La magia di un borgo senza tempo, tra memorie...

San Giovanni Valdarno, una terra nuova ricca di tesori

San Giovanni Valdarno, l’antica Castel San Giovanni, è uno...

L’area archeologico-naturalistica di Castelsecco

A sud est di Arezzo, nella parte sommitale della...

Krampo, progetti e sogni di un giovane rapper aretino

Dopo il successo di "Golden Cage", Andrea Furini è...

L’acquedotto Vasariano

L’Acquedotto Vasariano di Arezzo è una mirabile opera di ingegneria idraulica che da oltre quattro secoli caratterizza la città nella sua parte a nord-est. Agli inizi del Cinquecento l’acquedotto medievale di Arezzo era ridotto in pessimo stato. Intorno al 1560 la Fraternita dei Laici, a sue spese, decise di realizzarne uno nuovo affidando il progetto al grande architetto e pittore Giorgio Vasari, a cui si devono i primi studi di fattibilità.