Tra gioielli e orologi nel segno della continuità. Un piccolo negozio in via Crispi, ad Arezzo, aperto dai fratelli Bruno e Brunero nel 1975. Un lavoro tramandato alla seconda e alla terza generazione, con Daniele e Sara che dopo quasi cinquant’anni ancora aggiustano, disegnano, creano oggetti di valore sia economico che affettivo

Big Watch Borgogni nasce a metà anni ’60 dalla volontà di due fratelli, Bruno e Brunero: il primo con una forte passione per l’oreficeria, il secondo per l’orologeria. Unite le forze e le competenze per mettere su un piccolo negozio in città, ne aprono uno più ampio nel 1975 in via Crispi, dove tutt’oggi si trova gestito da Daniele, figlio di Bruno, e dalla figlia Sara. Un’attività di famiglia che ha attraversato generazioni e cambiamenti ma che oggi è un punto di riferimento sia per coloro che intendono acquistare un gioiello sia per coloro che vogliono crearne uno su misura.

“Il nostro tratto distintivo è la possibilità che diamo di realizzare da zero un anello, una collana, un braccialetto o un paio di orecchini – racconta Daniele. Sara si occupa della parte di design, quindi elabora forma e disegno, io mi dedico alla ricerca del materiale e della pietra. Dopodiché per la creazione concreta ci appoggiamo a laboratori orafi rigorosamente di Arezzo con i quali abbiamo collaborazioni decennali. Valorizziamo il “made in Arezzo” perché cerchiamo di dare lustro alla produzione della città”.

“Ci piace realizzare quello che il cliente ha in mente, creando un gioiello unico anziché proporre una creazione in serie – aggiunge Sara. Con mio padre lavoriamo in perfetta sintonia e questo è fondamentale. Talvolta arrivano richieste particolari e complicate, e quello è il momento in cui uniamo ancora di più le forze, perché vedere un cliente felice del risultato finale è la soddisfazione più grande”.

Se Daniele è entrato nell’attività di famiglia ad appena 18 anni con la convinzione di proseguire il percorso iniziato dal babbo e dallo zio, Sara ci è arrivata per caso sei anni fa, scoprendo un mondo che l’ha affascinata: “Per me il negozio era solamente una tappa di passaggio e invece così non è stato! Mio padre è stato bravo a coinvolgermi piano piano senza costrizioni, facendomi scoprire una parte dell’attività fondamentale, cucita addosso a me, quella della ricerca di prodotti sempre nuovi e di brand anche meno convenzionali rispetto a quelli più noti”. Infatti Sara si occupa di scovare brand di nicchia e gioielli di tendenza particolari, che sappiano essere accattivanti soprattutto per i più giovani: “È una ricerca costante e complicata ma anche intrigante allo stesso tempo. Al giorno d’oggi molti gioielli vengono acquistati online e avere un negozio fisico non è affatto semplice, per questo cerchiamo di offrire accessori di tendenza ma più difficili da trovare, oltre che la possibilità di creare un gioiello unico secondo le proprie esigenze”. Sara si occupa quindi della parte acquisti e della gestione del negozio, mentre la peculiarità di Daniele è legata ad una passione che ha sempre avuto, fin da giovanissimo: “Quella per gli orologi. Mi posso definire un orologiaio vecchio stampo perché ho fatto esperienze in bottega e nel tempo ho seguito vari corsi di aggiornamento. Sistemare orologi richiede pazienza e attenzione, e posso dire che per me non c’è attività più bella. Sedermi al mio banchino, smontare ruota dopo ruota, una vite dopo l’altra, e poi rimontare tutto per vedere nuovamente quelle lancette girare, è una gioia indescrivibile”.

Gli occhi di Daniele quando parla del suo lavoro di orologiaio, oggi attività sempre meno diffusa, trasmettono autentica felicità: “L’orologio è un oggetto più importante di quanto si pensi. Scandisce le nostre giornate, spesso neanche rendendocene conto! Le persone portano a riparare orologi da polso, da taschino o da parete che appartenevano ai nonni o anche a parenti più lontani e ridargli una nuova vita, farli tornare in funzione, per me è una gioia vera”. “Le aspettative per il futuro sono di continuare a lavorare sempre essendo noi stessi, non snaturandoci. Questa attività, fin dalla sua nascita, si basa sui rapporti umani, sul parlare con le persone, e così vogliamo proseguire. Siamo convinti che questa sia la strada giusta!” – afferma Sara.

Ed è proprio seguendo questa filosofia che il sito internet di Big Watch Borgogni non è diventato un e-commerce ma resta una vetrina per mostrare i prodotti. Anche l’estetica del negozio, rivisitata poco tempo fa, è minimale, basica e accogliente allo stesso tempo, invitando le persone ad entrare per parlare con padre e figlia che sono sempre dietro al bancone con il loro sorriso migliore: “Poca vetrina e molto negozio, noi siamo così. Ci piace che le persone entrino e che parlino con noi, perché solamente aprendo un dialogo possiamo aiutarle ad individuare il gioiello giusto. Se ci pensiamo, un gioiello è solamente freddo metallo che si scalda con il sentimento di chi lo regala, acquistando una connotazione unica e inimitabile legata ad un preciso momento. E poi, il gioiello si tramanda: questa è la sua accezione più bella. Passa attraverso le generazioni, un po’ come sta facendo questa attività, che è stata tramandata di padre in figlio in quasi 60 anni di storia” – concludono Daniele e Sara.