Splendido polmone verde della città, ne accompagna da sempre la storia. Dai reperti ritrovati qui, è stato possibile ricostruire la vita di Arezzo nel corso dei secoli, dal neolitico fino ai giorni nostri. Purtroppo oggi, a fronte di una riqualificazione ambientale e sociale della zona, gli scavi sono fermi, con la collina che custodisce ancora chissà quanti e quali tesori
È “il” legno il protagonista: quello dell’albero più antico, quello fra le cui venature era scorso il sangue di Cristo, quello in grado di accompagnare attraverso la morte e ridare la vita. Un lungo, intenso e straordinario viaggio per immagini, fra geometria,estetica e simbolismo. Sospeso fra storia e... leggenda
Le opere che avevamo e che non ci sono più, esposte all’estero o finite nelle case dei collezionisti.
Ecco alcuni dei capolavori che impreziosiscono le gallerie d'arte di tutto il mondo
Dal contratto d'acquisto del 1541 ai giorni nostri: storia, dettagli e retroscena di un luogo che l'architetto, pittore e storiografo aretino amava moltissimo. Camere, corridoi e pareti consentono di fare un viaggio a ritroso nel '500, con il preziosissimo archivio vincolato alla dimora con un decreto ministeriale. Un posto
che trasuda storia e che lascia a bocca aperta
1796, con la città terremotata nasce il culto per la Madonna del Conforto
Un capolavoro di leggerezza ed eleganza, uno scrigno di tesori e armonia appena fuori dalle mura della città. Il santuario, tanto caro agli aretini, è lo scenario perfetto di incantevoli matrimoni. La struttura, adesso gestita dai padri carmelitani, ha alle spalle una storia millenaria che inizia in epoca etrusca, quando il luogo era frequentato per il culto delle acque salutari
La storia narra di un ricco aretino di nome Tofano, al quale fu data in moglie la bella Ghita. Lei, scontenta del compagno geloso e ubriacone, lo tradì. e l’uomo, sospettando l’infedeltà, la chiuse fuori di casa. Ma con astuzia e un astuto stratagemma, ghita fece in modo di rendere Tofano “cornuto e mazziato”
Nel cuore di Arezzo si nasconde l'opera più rappresentativa del periodo romano: l'anfiteatro. con un'arena di poco inferiore a quella del colosseo, un tempo ospitava circa tredicimila persone a sedere che accorrevano per assistere ai ludi gladiatori. adiacente alla struttura, oggi si trova il museo archeologico gaio cilnio mecenate
Nei giardini del Praticino c'è una scultura che racconta l’incontro dell'artista Abel Vallmitjana con Pablo Neruda e altri mostri sacri della letteratura mondiale
Una infrastruttura fascinosa realizzata tra il Cinquecento e il Seicento, mirabile opera di ingegneria idraulica. Nella zona nord est di Arezzo, dove via Gamurrini si incrocia con via Tarlati, una serie di arcate recentemente sottoposte a restauro catturano l’attenzione. E a breve sarà inaugurato il percorso pedonale con un sistema di illuminazione notturna.