Da un semplice recinto con una serra a un’attività florida fondata sulla professionalità di sedici persone. Saimo Iebba racconta la crescita di Fabbri Vivai. “Progettiamo, realizziamo e curiamo giardini in un settore in costante evoluzione, dove le nuove tecnologie sono importanti quanto il rispetto del clima e della sostenibilità”
Un turbinio di colori, una moltitudine di profumi, la geometria delle forme e la sinuosità dei vialetti. Quando si arriva da Fabbri Vivai, alle porte di Arezzo, la sensazione è quella di immergersi in un giardino ordinato ed elegante, tra fiori e piante.
Dietro c’è molto di più di quanto si possa pensare: progettare uno spazio verde è un lavoro impegnativo che richiede uno studio approfondito dell’ambiente nella sua interezza e grande passione e professionalità.
Lo sa bene Saimo Iebba, titolare di Fabbri Vivai, una realtà con una bella storia alle spalle, che si è evoluta, diventando molto più di un semplice vivaio.
“Prima questo ambiente era un recinto con le piante ed una serra; nel 2018 lo abbiamo trasformato in uno showroom per mostrare alle persone quello che facciamo. Anche lo spazio della serra si è evoluto, non viene utilizzato esclusivamente per coltivare fiori e piante, ma ci organizziamo eventi, convegni, shooting fotografici. Se guardo indietro, a quello che abbiamo fatto io e miei ragazzi negli ultimi anni, provo una grande soddisfazione. Eravamo in cinque persone, oggi siamo in sedici e a breve entrerà la diciassettesima”.
I ragazzi di cui parla Saimo con il sorriso sulle labbra e con coinvolgente entusiasmo, sono i suoi collaboratori, che per scelta non chiama “dipendenti”. Insieme, formano un gruppo solido che rema nella stessa direzione, un aspetto che ha permesso all’azienda di fare un salto di qualità importante nella progettazione, realizzazione e manutenzione di giardini, che è il core business dell’azienda.
“Il giardino è parte integrante della casa e forse ne sta diventando la parte più importante, non ne è più un’appendice come veniva considerato tempo fa. È uno spazio in cui le persone trascorrono tanto tempo, per leggere, per prendere il sole, per stare in compagnia o per prendersi cura delle proprie piante. Il giardino è uno spazio multifunzione dove le persone vivono, dove amano stare con se stessi e con gli altri. Nella frenesia in cui viviamo quotidianamente, il giardino è lo spazio che ci permette di rilassarci all’aria aperta. Sempre più persone capiscono che le piante sono come degli amici, fanno compagnia, sono esseri che vivono, si evolvono, prendono forma. Prendersi cura del giardino, è un po’ come prendersi cura di se stessi. Proprio per la crescente consapevolezza dell’importanza dello spazio verde intorno casa, soprattutto dopo la pandemia da Covid, il nostro è un settore in costante crescita, ed è importante farci trovare pronti alle richieste sempre più esigenti dei clienti”.
Il mondo delle piante è infinito, è una continua scoperta: per questo ci sono dei criteri ben precisi che aiutano il team di Fabbri Vivai a capire quali mettere a dimora in una determinata area verde, come il tipo di terreno, l’esposizione solare, la possibilità di avere una riserva idrica a disposizione, il clima e il microclima. Una serie di aspetti da analizzare, oltre ovviamente alla parte estetica, alle esigenze e ai gusti del cliente.
Un giardino può essere realizzato in un mese oppure in più anni, ottenendo lavori dello stesso livello, anche se: “In realtà non si completa mai, è uno spazio in continua evoluzione. Le piante si muovono, crescono, muoiono, cambiano sia le stagioni che il clima, per questo il giardino lo si vede sempre in modo diverso”.
Il lavoro quotidiano di Fabbri Vivai si muove nella direzione di preservazione dell’ambiente e della sostenibilità. Un percorso che viene portato avanti sotto vari aspetti: il cambio di mentalità nelle persone, le nuove tecniche di realizzazione che vanno a fronteggiare i cambiamenti climatici, l’utilizzo di strumenti di lavoro a batteria e il riutilizzo degli scarti di lavorazione per la produzione di compost.
Se il prato d’estate diventa giallo, dobbiamo imparare a tenerlo così. È il ciclo della natura
Negli ultimi dieci anni il cambiamento climatico ha portato una siccità pazzesca, per questo il punto fisso del lavoro di Saimo è progettare giardini da mantenere diminuendo l’irrigazione.
“Stiamo adattando delle piante che in natura troviamo nei deserti, coltivandole artificialmente per portarle nei giardini. Il nostro intento è di proporre spazi verdi sostenibili nell’ottica di basso consumo idrico, e allo stesso tempo sappiamo che è forte la necessità di un cambio di mentalità nelle persone, insegnando loro ad essere tolleranti. Tolleranza è la parola magica, perché se il prato d’estate vira al colore giallo, non dobbiamo annaffiarlo di continuo, ma imparare a tenerlo così, perché questo è il ciclo della natura”.
Anche gli investimenti vengono effettuati all’insegna della sostenibilità, in quanto fatti su attrezzature con alimentazione a batteria. L’ulteriore aspetto legato alla tutela dell’ambiente, è il riuso degli scarti di lavorazione per la produzione di compost.
Ma non solo progettazione, creazione e manutenzioni di giardini, che è un lavoro che se svolto da professionisti offre una qualità superiore ad un’attività hobbistica, ma anche altri servizi che l’azienda di Saimo sta sviluppando per continuare nella crescita dell’attività: “Credo che un’azienda strutturata come la nostra abbia tutte le carte in regola per andare oltre e cercare di sviluppare attività ulteriori per diversificarsi sul mercato. Il nostro è un settore inflazionato: chiunque può andare a tagliare l’erba, ma c’è modo e modo di farlo!
Noi lo facciamo con competenza e qualità. In un mondo in cui la concorrenza è sempre maggiore, siamo costretti, e anche felici, di specializzarci in servizi che in pochi trattano”.
Andare oltre le attività “comuni” significa ad esempio dedicarsi alle potature in tree climbing, che vengono svolte attraverso la collaborazione con artigiani qualificati e contemporaneamente formando del personale interno, oppure occuparsi di verde pensile. Tecniche nuove che richiedono formazione e studio, proprio come il settore delle opere forestali, altro servizio aggiuntivo.
“Gli obiettivi per il futuro? Uno su tutti: lavorare bene cercando di prendere lavori sempre più importanti e complessi, perché le difficoltà stimolano, aiutano a non perdere l’entusiasmo. Questo ci è possibile grazie alla crescita delle competenze, ovvero alla formazione continua dei miei ragazzi. Il mercato chiede professionisti e noi vogliamo stare al passo con i tempi”.
Saimo è un comunicatore nato, e proprio per questa sua natura dinamica non si ferma mai, lavora incessantemente per far crescere la Fabbri Vivai e nel frattempo sta studiando il modo per realizzare un suo sogno: “Io non credo ai sogni che restano sogni, quindi sto cercando la strada per creare un team di aziende, un’unione di professionalità ciascuna specializzata nel suo settore. Vorrei creare un insieme di partner, anche concorrenti, per affrontare sfide sempre più importanti. Credo che le aziende valide debbano unirsi nel segno della collaborazione, muovendosi in una unica direzione, una visione di intenti comuni. Questo per avanzare richieste allo Stato e al governo, come agevolazioni e snellimento di alcune pratiche burocratiche. Solo grazie ad un gruppo forte è possibile ottenere dei risultati concreti. E poi, mi piacerebbe che fosse riconosciuto il lavoro del giardiniere con la creazione di un albo professionale”.