Straordinarie maschere barocche in un borgo medievale
di Marco Botti | in collaborazione con
Una festa in maschera che affonda le radici nel XII secolo
Ogni anno a Castiglion Fibocchi si rinnova la magia del Carnevale dei Figli di Bocco, il principale evento del piccolo comune alle porte del Valdarno aretino, inserito a pieno titolo nell’elenco delle manifestazioni storiche della Regione Toscana.
Il carnevale in territorio castiglionese è già attestato dal XII secolo, secondo quanto risulta da un atto di matrimonio rogato nel Castello di Sassello, vicino a Castelluccio di Capolona, nel febbraio 1113. Nel testo si dice infatti che Berta di Ardimanno, dovendo andare in sposa a Guglielmo di Bernardino, dovette anticipare la data delle nozze, in quanto nel “Castrum de filiis Bocchi”, cioè Castiglion Fibocchi, si prevedevano grandi feste prima dell’inizio della Quaresima.
Un altro documento datato 2 maggio 1174 conferma che durante il carnevale il popolo e i signori festeggiavano insieme, nel più puro spirito carnascialesco, che annullava le gerarchie e le differenze sociali in nome del divertimento. Dal XIV secolo non si parlò più dell’evento, ma il ricordo del carnevale attraversò i secoli e rimase sempre vivo nella cultura castiglionese.
Il Carnevale dei Figli di Bocco rinacque il 2 febbraio 1997, quando si svolse la prima edizione dell’epoca moderna. Ogni anno, da allora, è stato un crescendo continuo della manifestazione che ogni anno attira turisti da tutta Italia per le sue caratteristiche uniche.
Il segreto del successo risiede nell’atmosfera incantata che l’associazione Carnevale dei Figli di Bocco aps riesce a creare nelle vie e nelle piazzette del piccolo borgo medievale, in cui sfilano oltre duecento figuranti con indosso straordinarie maschere barocche di cartapesta e preziosi vestiti realizzati dalle sarte del paese, che non hanno nulla da invidiare a quelli dei carnevali più celebrati, come quello veneziano. Così ripetono all’unisono, puntualmente, i visitatori.
Assieme al “Corteo reale storico”, i turisti possono assaporare la dimensione conviviale e gioiosa dell’evento, fatto di varie iniziative che coinvolgono attori, musicisti, fotografi, scrittori, poeti, cantastorie, sbandieratori, acrobati, giocolieri e clown.
Una grande festa collettiva per gli occhi e il cuore, un tripudio di suoni e colori che coinvolge tutto il paese ed emoziona a ogni età. Il Carnevale dei Figli di Bocco è una manifestazione che stupisce per la sua originalità e non è un caso se le sue maschere sono state invitate negli ultimi anni a sfilare per eventi culturali in Italia e all’estero, ottenendo vari riconoscimenti e la Medaglia del Presidente della Repubblica nel 2014.
L’edizione 2024, tra tradizione e novità
La 27° edizione del Carnevale dei Figli di Bocco, dedicata al centenario dalla morte di Giacomo Puccini, è patrocinata da Ministero della Cultura, Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Unione dei Comuni del Pratomagno e Comune di Castiglion Fibocchi.
L’evento si è svolto domenica 28 gennaio e domenica 4 febbraio 2024, ma anche nei due sabati precedenti alle sfilate erano in calendario varie iniziative. Tra le novità è da ricordare “L’amico più simpatico. Carnevale a quattro zampe”, ovvero un ritrovo in Piazza delle Fiere per la prima edizione del concorso dedicato ai cani in maschera. Durante la manifestazione erano previste la degustazione e la vendita di prodotti tipici e, come di consueto, la distribuzione gratuita della pastasciutta offerta dal Comune di Castiglion Fibocchi, riprendendo l’antica tradizione contadina di portare in piazza le cosiddette “caldaie” per cuocere le verdure destinate agli animali, poi adattate alla cottura della pasta. Il Carnevale dei Figli di Bocco si è concluso domenica 4 febbraio, alle ore 17,30, con il “Gran spettacolo finale” e la “Lettura del testamento”, dopo la proclamazione e l’investitura della Maschera Regina, votata tramite concorso durante la prima domenica del carnevale.