Deejay e produttore Iacopo Misuri, in arte Jamis, ha scalato rapidamente le classifiche lavorando con le più importanti etichette discografiche e dj del mondo. Un promettente talento della musica dance che nasce nell’alto Casentino, più precisamente a Stia, dove inizia a lavorare alla sua musica. Ha dato il via alla sua carriera pubblicando sull’etichetta “Panda Funk” di Deorro, ma il vero momento di svolta per la carriera di Jamis è stato l’uscita di “Renegade Master” con Dimitri Vegas & Like Mike e il duo greco MadMac. L’anno seguente, Jamis ha preso parte a Tomorrowland, uno dei festival più famosi al mondo, suonando sul palco di Smash The House.
«Il tutto è iniziato come una passione. Come tutti i ragazzi da piccoli avevo tante passioni in realtà, tra cui il calcio naturalmente, ma anche la musica era un mio interesse anche grazie alla mia famiglia». Infatti sua zia Simona musicista diplomata al conservatorio ha sempre cercato di avvicinare il nipote alla musica facendo nascere in lui la curiosità per questo mondo. «Onestamente da piccolo ero più attratto dal pallone come la maggior parte dei miei coetanei, quindi avevo un approccio minimo alla musica, mia zia mi portava a vedere gli strumenti ma non era un mio interesse particolare, lo è diventato verso i venti anni quando ho iniziato ad approcciarmi verso gli strumenti che mi servivano per produrre musica da discoteca, perché comunque le basi sono importanti per poter trasformare una passione in lavoro. Da ragazzo mi sono ritrovato a suonare nelle classiche feste di amici o nei luoghi che avevamo a disposizione per ritrovarsi. Il momento preciso in cui ho capito che sarebbe potuto diventare un lavoro non lo so individuare, è stato un excursus, una mia presa di coscienza, fino ai 24-25 anni è stata una passione poi negli ultimi sette anni è diventato un lavoro. Era impensabile partendo da un paesino pensare di farlo diventare un lavoro e arrivare a suonare in festival di livello mondiale. Era un sogno che mantenevo dentro di me e che mi dava la forza di continuare a produrre musica o anche solo suonare. Ci sono tanti aspetti, il destino, l’impegno e la fortuna che hanno contribuito alla realizzazione del mio sogno».
È nel 2016 che Iacopo inizia a vedere che qualcosa stava cambiando, e che effettivamente questa passione poteva diventare un lavoro, anche se la strada era in salita. Il 29 aprile 2016 su l’etichetta americana “Panda Funk” esce la traccia “Deangle” e il mese dopo Iacopo viene chiamato da un’etichetta italiana “Division” per remixare “Strump” di Federico Scavo: il remix ha subito successo e quello stesso anno viene suonato al famosissimo festival Tomorrowland dai dj Dimitri Vegas e Like Mike.
«Nel 2016 sono uscite le mie prime canzoni e mi rendevo conto che la gente rispondeva bene. Ho avuto la fortuna di conoscere gli allora dj numero uno al mondo e con la loro conoscenza è iniziato il mio percorso effettivo e reale in questo mondo. Dopo l’uscita di un altro disco, a marzo, “Buya” con la “label Area94”, nel mese di novembre inizia la lavorazione di “Renegade Master”, traccia prodotta in collaborazione con i due famosi dj Like Mike e Dimitri Vegas e con il duo greco Mad Mac. Io dico sempre che un pizzico di fortuna ci vuole perché al momento giusto, nel contesto giusto, la mia canzone è arrivata a questi due grandi artisti che mi hanno contattato e da lì è nata un po’ tutta la mia carriera musicale quella che porto avanti da sei-sette anni. “Renegade master” è la traccia che mi ha permesso di arrivare ad essere conosciuto un po’ in tutto il mondo».
Renegade Master è senza dubbio un successo infatti permane per molti giorni al secondo gradino della classifica mondiale, viene condivisa in circa 11000 playlist su Spotify e ottiene un grande successo anche ai festival Tomorrowland e Ultra Europe dove è stata la quinta e la terza traccia più suonata. La Hit lo consacra nell’olimpo della musica dance.
«Nel 2017 e nel 2018 ho avuto due annate bellissime mentre nel 2019 ho un po’ faticato perché l’asticella si era alzata e mi rendevo conto che “stavo giocando con i grandi” quindi dovevo alzare il livello e lì ho avuto un momento di blocco ma per fortuna tutto poi si è risolto con l’arrivo del 2020 quando ho iniziato a collaborare con altri artisti di questo mondo e questo mi ha dato modo di avere un’ulteriore crescita personale. Ho suonato in tanti festival ma non mi sono fermato lì, ho deciso di andare avanti e continuare a sognare e ho cercato sempre più di dimostrare a me stesso e alle persone che avevo intorno il valore che aveva la musica per me a livello umano perché per me non è solo un lavoro è una valvola di sfogo, ascolto musica per la maggior parte della giornata che spesso non c’entra niente con quello che produco, anche per trovare nuove idee. Ho avuto la fortuna di creare un genere musicale che già esisteva ma che ho reso mio in base al mio interesse verso quel sound, il genere musicale si chiamerebbe “House tribale”, però quel genere per il mondo poi è diventata “EDM tribale”».
Ad oggi però Jamis ha avuto un cambiamento di rotta decidendo di abbandonare completamente quello che ha fatto negli ultimi cinque-sei anni mettendo un punto e ripartendo da zero producendo tutt’altro genere musicale per approcciarsi ad un mondo sotto certi aspetti un po’ più radiofonico e sotto altri un circuito un po’ più di nicchia.
«Questo cambiamento è stato dettato soprattutto dal mio voler vedere dove posso arrivare, dal mettermi alla prova e un po’ dettato dal fatto che sentivo di non avere più tante idee sul mondo musicale che avevo prima. La musica è ciclica, il mondo stava cambiando e io volevo cambiare insieme a lui. Ho trovato tanta ispirazione nello scrivere musica e soprattutto i testi, nel creare una storia immaginarmi un piccolo film di quello che poi voglio raccontare in musica. Nel mondo musicale che facevo prima era difficile fare questa cosa, io dicevo sempre “non faccio musica faccio rumore” mentre ora avendo un suono più soft riesco a mettermi alla prova anche in questo senso».
Ma quali saranno i prossimi progetti del talentuoso dj e produttore?
«Il 13 Gennaio è uscita la mia ultima traccia che ho creato per un mercato un po’ più radiofonico con una etichetta tedesca che si chiama “Selected” con cui ho già stampato. Sto lavorando ad altre canzoni che sto cercando di proporre alle migliori etichette. Sto lavorando molto nel circuito americano, mi piace pensare di poter partire dall’America perché durante un tour laggiù avevo ricevuto molti stimoli e soprattutto perché l’agenzia americana con cui lavoro crede molto nel mio progetto quindi cercherò di proporre queste tracce nuove a etichette negli USA. Durante il covid avevo creato un progetto con alcuni comuni del Casentino cercando di unire la storia e la cultura del luogo alla musica. Avevo già fatto delle registrazioni in Pratomagno e al Castello di Romena. Questo progetto si amplierà essendo stato approvato da diversi comuni della vallata e io passerò l’inverno in alcuni luoghi del Casentino dove mentre io suonerò ci saranno delle riprese e abbinate a queste ci sarà una voce narrante che parlerà di questi luoghi e della loro storia. Avevo voglia di creare questa cosa per la nostra vallata e sono felice che la mia idea sia andata a buon fine. Tutto il resto non te lo posso dire ma ci saranno grandi novità!»