A sud est di Arezzo, nella parte sommitale della collina di San Cornelio, l’area archeologico-naturalistica di Castelsecco è un sogno a occhi aperti raggiungibile attraverso sentieri immersi negli olivi, che regalano stupendi scorci paesaggistici e proiettano chi li percorre in una dimensione ancestrale unica.
Già sede di uno dei santuari extraurbani che cingevano l’Arezzo etrusca, nel secondo secolo avanti Cristo Castelsecco fu al centro di imponenti lavori che dettero un nuovo assetto alla cima del colle per ospitare un complesso santuariale di tipo ellenistico.
Castelsecco venne realizzato in una fase in cui l’influenza del mondo romano si faceva ormai sentire anche in architettura, ma continuava a presentare elementi tipici della tradizione etrusca.
Erano di certo presenti i culti di Tinia, il Giove degli etruschi, come testimonia un’iscrizione ritrovata nella zona, e di Uni, la romana Giunone Lucina, collegata alla maternità, come indicano gli ex voto in terracotta raffiguranti neonati in fasce, custoditi nel Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” di Arezzo.
A questa seconda divinità è dedicata anche un’opera contemporanea, realizzata in loco dallo scultore Ilinep.
Salendo dai sentieri a nord ovest si può godere di una veduta memorabile sulla città, mentre nella parte a sud-est del sito, affacciata sulla valle del Bagnoro, si ammira lo spettacolare muraglione monumentale del santuario. Sono invece ricoperti dal terreno, per motivi di salvaguardia, il podio rettangolare appartenente a un notevole edificio templare, ottenuto livellando il vertice della collina, e il teatro a esso collegato, utilizzato per le rappresentazioni sacre, come dimostra l’altare conservato nel museo archeologico aretino assieme a frammenti di lastre decorate in terracotta che rivestivano il palcoscenico.
Durante il medioevo Castelsecco fu usato come fortilizio e ospitò le scomparse chiese di San Pietro e dei santi Cornelio e Cipriano. La seconda forse sorgeva dove è la chiesetta settecentesca omonima, oggi porta ideale d’accesso a un luogo di inestimabile valore, dove natura, storia e mito si fondono per regalare emozioni indimenticabili.