Francesca Casini, diplomata all’istituto di ragioneria, è entrata quasi per caso nella famiglia Figurella e se ne è subito innamorata. Dopo varie esperienze in tutta Italia, ha acquistato il centro aretino nel 2015 insieme al marito. Ogni giorno si dedica alla salute e al benessere femminile applicando il metodo studiato negli anni ’70 dai medici svizzeri, i coniugi Brown, per la riabilitazione dei reduci della guerra in Vietnam
“Ho conosciuto Figurella per caso e, da allora, abbiamo sempre camminato insieme”. E’ una storia di successo imprenditoriale quella di Francesca Casini, costruita con passione e sacrifici. Ed è una storia d’amore. Perché tutto risulta più facile se si ama quello che si fa, quello che occupa la maggior parte della giornata.
“Figurella – racconta Francesca – è stata fondata a Milano nel 1982 e già nel 1990 apriva il centro di Arezzo. Qualche anno più tardi, nel ’96, ero una ragazza che si era appena diplomata all’istituto di ragioneria e che aveva poche certezza nella vita. Una di queste però è che i calcoli non sarebbero stati il suo futuro. Sognavo di fare l’insegnante di educazione fisica. Fu mia zia, che frequentava il centro di Figurella, a fissarmi un colloquio di lavoro. Ne avevo appena superato uno come commessa in un negozio, avrei dovuto iniziare a breve l’impiego. Misi piede nel centro Figurella, che a quel tempo si trovava in via Vittorio Veneto, non avendo idea che mi avrebbe cambiato la vita. Che, in qualche modo, non sarei più uscita”.
Francesca iniziò come assistente apprendendo il metodo Figurella e acquisendo le competenze necessarie. Passione, interesse, volontà. In pochi anni diventò responsabile del centro di Arezzo. Desiderosa di imparare e mettersi in gioco, andò a lavorare prima a Bologna, poi a Parma seguendo corsi e specializzandosi. Quindi le furono affidati anche i centri di Siena e di Perugia.
Nel 2004 partì per La Spezia per risollevare un centro dalle grandi potenzialità ma che, per qualche motivo, stentava a decollare. In due anni da dipendente Francesca rivoluzionò l’ambiente e moltiplicò le clienti. La sua energia è stata linfa che ha permesso all’attività di fiorire. Poi la decisione di acquistare il centro in Liguria.
“E’ stato mio fino allo scorso anno. Adesso è in mano ad una mia carissima e valida amica. L’ho lasciato per dedicarmi completamente ad Arezzo in cui sono tornata dopo aver girovagato a lungo. Ho comprato il centro aretino nel 2015 insieme a mio marito, anche se i numeri, in quel momento, non erano incoraggianti. Una sfida non semplice ma che ero determinata a intraprendere. Per fortuna ho sempre avuto la famiglia di Figurella al mio fianco. Perché siamo davvero una famiglia. Da subito sono stata accolta, stimolata, supportata e mi sono stati dati gli strumenti e le motivazioni per andare avanti, per migliorare. Niente di quel percorso mi è mai pesato. Occorrono impegno, determinazione e non mancano le rinunce. Ma faccio tutto ciò che amo: mi occupo non solo della forma fisica delle persone ma del loro benessere, della loro salute. Chiunque si affida a noi e al nostro metodo, seguendo i consigli con attenzione e costanza, ottiene risultati che non era mai riuscito a raggiungere. La soddisfazione di tutte le donne che hanno conosciuto e amato Figurella, è la mia. I loro sorrisi sono i miei sorrisi. Ed è bello pensare che sono passati quasi 30 anni e per me è ancora così. Finché vedrò la gioia e la gratitudine delle mie signore, mi alzerò volentieri la mattina per andare al lavoro”.
Con 120 centri in tutta Italia e oltre 250 nel mondo, Figurella è la più grande organizzazione internazionale specializzata nello stile di vita e nel rimodellamento del corpo, punto di riferimento nel settore della salute e del benessere femminile.
Quello che oggi è conosciuto come il “Metodo Figurella”, è nato agli inizi degli anni ’70 in Svizzera per merito dei coniugi Brown: medico lui, psicologa lei, si dedicarono dopo la guerra del Vietnam alla riabilitazione dei reduci con gravi problemi di mobilità. La loro idea fu di riscaldare l’ambiente in cui avveniva la riabilitazione al fine di agevolare il lavoro dei muscoli e potenziarli. Scoprirono però che oltre ad un incremento della massa magra in tutta sicurezza, grazie al lavoro ad una temperatura pari a quella corporea, si otteneva anche una riduzione localizzata della massa grassa.
“Occorre impegno e non mancano le rinunce ma occuparmi di forma fisica, benessere e salute delle persone è ciò che amo”
Approfondirono così i loro studi e, unendo le loro competenze, misero insieme un vero e proprio sistema di dimagrimento che comprendeva esercizio fisico a temperatura controllata, un percorso alimentare e specifiche leve motivazionali. I coniugi Brown brevettarono il Sistema di riattivazione enzimatica (Sre) e negli anni successivi costruirono anche il lettino ortostatico e codificarono una serie di movimenti, oltre che di controlli, verifiche e obiettivi dedicati al coinvolgimento dei pazienti. Sul finire degli anni Settanta avevano sistematizzato le basi fondanti del metodo Figurella che ancora oggi sono l’ossatura del protocollo seguito dalle assistenti e dagli esperti nei centri di tutto il mondo.
Un metodo avveniristico, controcorrente, che non si è mai limitato a prescrivere diete e sessioni di palestra, ma ha sempre guardato al benessere olistico e alla forma fisica della donna come frutto di uno stile di vita sano. Come spiegato nel portale di Figurella, sono 30 minuti di attività fisica moderata e costante almeno 2 volte alla settimana, svolta utilizzando il lettino termoattivo con movimenti eseguiti in modo attivo e studiati in base alle necessità di ciascuna donna sotto la supervisione delle assistenti. Poi un bagno nell’ozono attivo assolutamente naturale di 15 minuti per stimolare la circolazione e la tonicità dei tessuti. Ogni donna ha una sua scheda personalizzata con movimenti mirati e consigli di alimentazione adeguati.
“Gli ingredienti sono semplici: esercizio fisico adeguato e controllato, una sana alimentazione e un corretto stile di vita. No, non ci sono ingredienti segreti”, spiega Francesca. “E non passa di moda perché non si basa su teorie ma su solide basi scientifiche. Io sono molto esigente non solo nei confronti delle mie collaboratrici che seguono attentamente il protocollo con serietà e professionalità ma anche nei confronti delle mie clienti. Se non vedo volontà e coerenza, faccio terminare io il percorso. Non voglio vendere un pacchetto in più ma voglio che tutte le mie clienti siano soddisfatte del risultato. Ma, come detto, non vendiamo pozioni magiche. Se non sono disposte a seguirmi non sta a me rincorrerle”.
Nel centro di Arezzo oltre alla titolare Francesca, che è anche food coach, lavorano Elena, biologa nutrizionista e responsabile del centro; Pamela e Francesca, assistenti consulenti; Rachele, assistente; Laura, receptionist. Inoltre presta servizio anche un’esperta osteopata.
“Il mio successo è grazie a loro – afferma Francesca con orgoglio – hanno un cuore immenso”.
Dalla porta di Figurella Arezzo, che adesso si trova in via Fratelli Lumiere in zona Pescaiola, con un ampio parcheggio proprio di fronte, passano tantissime clienti ogni giorno.
“Ho tanti sogni e tanti progetti – dice Francesca – ma ho la consapevolezza che nelle piccole come nelle grandi cose si va avanti un passo alla volta. E ogni passo porta benessere. Pensandoci, è la stessa filosofia che cerco di trasmettere anche alle mie clienti: desiderare, ogni giorno, di voler stare bene e impegnarsi per ottenerlo. Non siamo la lepre, che corre veloce ma poi si distrae e perde di vista l’obiettivo. Siamo la tartaruga che, con caparbietà e tenacia, avanza verso la propria meta”.