Da alcuni anni, la città natale del grande maestro rinascimentale si è riscoperta culla dei nuovi linguaggi dell’arte urbana. Ecco le opere più belle
Lo splendido intervento artistico nel tunnel di Via Crispi ad Arezzo, tornato a nuova vita grazie alle pennellate di David “Diavù” Vecchiato, ha acceso nuovamente i riflettori sulle enormi potenzialità della street art nella riqualificazione dei luoghi più degradati delle città. Colori e forme che vanno a sostituirsi ai tag e alle scritte sgrammaticate fuoriuscite dalle bombolette di persone che troppo spesso, ancora, vengono messe sullo stesso piano di quei talentuosi performer che attraverso l’arte muraria riescono a produrre valore dove prima non c’era, o non c’era più.
Nella nostra provincia, c’è una comunità che forse più delle altre ha creduto in questa forma di comunicazione, ed è quella di Sansepolcro. Da tempo, infatti, anche la città del maestro del Rinascimento Piero della Francesca si è aperta alla creatività dei linguaggi contemporanei sia attraverso iniziative spontanee di artisti di strada locali e non, sia tramite progetti pianificati da enti e associazioni volti alla diffusione di opere che diano un senso o restituiscano nuova linfa a luoghi e spazi inutilizzati del paese.
Il capoluogo biturgense può oggi fregiarsi di numerose opere urbane realizzate da alcuni dei massimi esponenti della disciplina a livello regionale e nazionale. Questo, grazie anche alla lungimiranza di alcuni amministratori locali che hanno favorito la nascita di collaborazioni e progetti legati alla street art. Uno su tutti, la suggestiva mostra che nel giugno 2020, al museo civico, ha combinato le opere di Piero della Francesca e Banksy, il massimo esponente mondiale dell’arte urbana. L’iniziativa, che ha riscosso un successo senza precedenti, è certamente l’esempio più eclatante di come due artisti di epoche molto distanti possano dialogare facendo leva su alcuni connotati comuni, come l’attitudine alla pittura muraria, ma anche attraverso quelle divergenze, solo apparentemente invalicabili, capaci di regalare un’esperienza unica e suggestiva ai visitatori di ogni età.
Street art a Sansepolcro: le opere più belle
Uno degli interventi di street art più significativi effettuati a Sansepolcro è certamente quello che nel settembre 2018 ha visto la realizzazione di due grandi pitture sulle pareti del cavalcavia della E45 alle porte della città. A gestire il progetto furono il Comune e l’associazione culturale CasermArcheologica attraverso fondi stanziati da Anas Spa, che ogni anno riserva una piccola voce del proprio bilancio per questo tipo di interventi.
Il primo murales, dipinto dall’artista e poeta milanese Ivan Tresoldi insieme al biturgense Mattia Chus Martini, si ispira alla vegetazione della Valtiberina con riferimenti alle geometrie di Luca Pacioli e ai cammini dei pellegrini. Il secondo, affidato a Nicola Alessandrini e Lisa Gelli, fa riferimento all’immagine poetica degli uccelli migratori presenti nella fauna locale, per rappresentare la moltitudine di culture e di esperienze che si intrecciano sul territorio.
Sansepolcro è anche una delle mete predilette di Blub, artista fiorentino autore delle ormai celebri figure con la maschera subacquea. Le sue opere, che rendono omaggio a personaggi storici di ogni epoca, vengono realizzate con la tecnica ad acrilico e sono presenti su gran parte degli sportelli delle cabine elettriche del centro storico. I lavori di Blub sono molto gettonati da turisti e giovani che condividono le varie opere sui social.
Un altro celebre intervento di street art riguarda le svariate decine di punti interrogativi che comparvero in tutta la Valtiberina tra il 2015 e il 2016. Realizzati con un semplice stencil e una bomboletta spray, a quanto ci risulta questi simboli non sono mai stati attribuiti ad un artista in modo ufficiale, tanto che accanto ad uno di essi comparve la scritta ‘anonimo’.
Un altro street artist affermato che ha scelto Sansepolcro per le sue opere è Clet Abraham, artista francese famoso per la sua sticker art attraverso la quale dona un nuovo aspetto ai cartelli stradali veicolando un importante messaggio di ironia e denuncia sociale. L’obiettivo è cambiare il modo di vedere le cose ma senza prendersi troppo sul serio.
Un’altra bellissima opera realizzata dal biturgense Chus è quella che oggi adorna una delle pareti del Bastione di Santa Lucia, sede degli orti sociali gestiti dall’associazione Floema. Una delle principali ispirazioni di Mattia è la natura, com’è facilmente riscontrabile osservando l’opera.
Arte-In-Strada: il Borgo cambia pelle
La nostra rassegna si conclude con una carrellata di immagini del progetto “Arte-In-Strada”. L’iniziativa, ideata e promossa dall’Assessorato alla Cultura biturgense tra il 2020 e il 2021, è stata forse fin qui la più ambiziosa e gratificante esperienza in tema di street art a Sansepolcro. Come spiegato dall’allora assessore Gabriele Marconcini, il progetto è nato nell’ottica di “riqualificare il centro storico, ma anche di creare un vero e proprio circuito di opere di Street Art che possa essere di richiamo e curiosità per i visitatori”.
Tra i tanti lavori realizzati nell’ambito del progetto, vi sono ovviamente anche dei forti richiami con il passato e le radici rinascimentali. Un esempio è la “Madonna di Senigallia”, realizzata da Tony Cuboliquido in via Cherubino Alberti, al quale si aggiungono l’Ercole di Piero in via Luca Pacioli di Ake77, e la splendida pittura 3D realizzata da Eduardo Relero in via Amidei dove si propone una rivisitazione del “Battesimo di Cristo”.
A spasso per il centro storico è possibile trovare anche altre bellissime creazioni dagli stili più moderni ma sempre affascinanti. È il caso di “C’era una volta” di Exitenter, con il suo tramonto in via dell’Arco, ma anche Robot Heart di Cento e Deno nell’area retrostante all’autostazione, e il bellissimo “Ciascuno ha il suo bersaglio” di Zed1 in via Agio Torto. In tutti e tre i casi, le nuove pitture hanno permesso di rimuovere varie scritte ed altre oscenità che da anni campeggiavano sulle pareti dei vicoli cittadini.
La street art ha raggiunto anche i luoghi dello sport cittadino: nella palestra della scuola media Buonarroti, ad esempio, spicca il suggestivo omaggio ai geni Michelangelo e Luca Pacioli: nell’opera di AWZO, le mani della Creazione di Adamo si sfiorano per creare uno dei solidi platonici raffigurati dal matematico nel De Divina Proportione. Da non perdere, poi, la splendida scritta realizzata sulla tribuna coperta dello stadio Buitoni: una chicca di Deno realizzata con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il movimento calcistico e la comunità locale.
Sempre AWZO, infine, ha realizzato un ultimo murales in via XXV Aprile dedicato ai giovani partigiani locali guidati da Eduino Francini. L’opera è stata inaugurata in occasione della festa della Liberazione 2021 alla presenza dell’allora 97enne Gherardo Dindelli, unico in vita tra i ragazzi raffigurati nella pittura.