Francesca Biondini è la titolare dei negozi L’Occhialaio e vive il lavoro come una missione: aiutare i clienti a trovare le lenti giuste. “Nessuna fatica, tanta soddisfazione. Quest’attività l’ha fondata mio padre e io, insieme alla mia famiglia, la porto avanti con felicità”
Da circa quattro decenni L’Occhialaio è un punto di riferimento ad Arezzo, un centro ottico specializzato fondato da Luciano Biondini e oggi portato avanti da lui, dalle due figlie, Veronica e Francesca, e dal marito di quest’ultima, Federico.
Un’attività che fa della gestione familiare un punto di forza importante: “La nostra risorsa è senza dubbio la famiglia – racconta Francesca. Ognuno di noi si occupa di un settore ben definito, così riusciamo a tenere tutto sotto controllo. Lavoriamo in sinergia, come un ingranaggio, anche grazie ai collaboratori, tutti ragazzi diplomati, con caratteristiche idonee a svolgere questa attività. Loro ci aiutano in maniera importante nella crescita costante dell’azienda, e questo mi rende orgogliosa, perché è fondamentale avere un bel gruppo di lavoro”.
Veronica si occupa del laboratorio che si trova in città, uno spazio grande e strutturato; Luciano con il tempo si è dedicato alla gestione economica dell’azienda; Francesca è la responsabile dei negozi insieme al marito. Di negozi firmati L’Occhialaio ce ne sono tre, uno in pieno centro ad Arezzo, che è stato il primo ad essere aperto, uno in Valdarno, a Levane, ed un altro a Sansepolcro.
Francesca lavora nel mondo dell’ottica da sempre: “Ricordo i pomeriggi trascorsi ad aiutare mio padre dopo la scuola, ma allora era più uno svago che un lavoro vero e proprio. A 19 anni, finito il liceo, sono entrata in pianta stabile. Dopo lo scientifico ho conseguito il diploma da ottico a Roma e poi quello di optometrista a Firenze. è un amore lunghissimo per questo lavoro, la passione c’è sempre stata ma ammetto che un anno dopo essere entrata, mi sono posta la domanda fatidica: mi piace realmente o solamente per comodità, avendo a disposizione un’attività ben avviata?”.
Con questa domanda in testa, Francesca si è ritrovata a trascorrere alcuni giorni in un monastero a Milano, per capire se realmente quella intrapresa fosse o meno la strada giusta: “Grazie ad un percorso con uno psicologo è emerso che questo era proprio il cammino corretto, e oggi, a distanza di ventitre anni, non posso che esserne convinta. Nonostante le difficoltà che ci sono, ogni giorno mi dedico al mio lavoro con la stessa felicità del primo”.
Aver preso entrambe le qualifiche, sia di ottico che di optometrista, le consente di svolgere la sua attività con una conoscenza maggiore del settore, con un bagaglio decisamente più fornito.
“Spesso abbiamo a che fare con persone che prima si sono sottoposte a una visita. Lo stato di salute del settore oculistico ad Arezzo è eccellente, questa è la verità. Siamo fortunati ad avere un assetto di professionisti, sia nel privato che nel pubblico, che lavora molto bene. Siamo una realtà di alto livello. E in genere non è così: conosco questo mondo anche fuori dai confini regionali”.
Il lavoro dell’ottico va ben oltre la vendita di una montatura di un paio di occhiali. Il punto centrale è infatti la scelta di una lente che deve essere giusta per la quotidianità del cliente: “Sulla base di una prescrizione dell’oculista, viene effettuato uno studio per capire quale lente sia migliore per effettuare una determinata correzione. Di lenti ce ne sono un’infinità e il nostro compito è andare a cercare proprio quella migliore per vedere bene. È come una missione. Non c’è emozione più grande che far indossare ad una persona non vedente un paio di occhiali adeguati, e l’emozione viene amplificata quando ci troviamo a lavorare con i bambini, perché vederli felici è una gioia indescrivibile. Il rapporto umano è quello che più mi piace, che mi fa sentire appagata e che mi regala le soddisfazioni maggiori”.
Da quando L’Occhialaio è nato, come è possibile immaginare, il lavoro è cambiato notevolmente, evolvendosi. Nell’attività quotidiana vengono infatti utilizzate strumentazioni all’avanguardia: “Se uno dei nostri punti di forza è la famiglia, l’altro è l’uso di strumenti altamente tecnologici e moderni, che consentono di semplificare il lavoro che oggi è più complicato rispetto a prima, quando non c’erano le tante problematiche legate alla vista che oggi riscontriamo. È cambiato lo stile di vita, la qualità della vista è nettamente superiore a quella di quarant’anni fa, e noi dobbiamo essere in grado di fornire al cliente un prodotto che sia eccellente fin da subito. L’occhiale potrei definirlo la prima pubblicità di una persona, è il dettaglio che si vede subito. Le persone hanno determinate esigenze che è giusto soddisfare, per questo dico con convinzione che non è mai difficile avere a che fare con i clienti. Anzi, è molto bello aiutare le persone a scegliere l’occhiale giusto perché forniamo un accessorio che può e deve renderle migliori. Se ad un bel quadro mettiamo una cornice brutta, perde di valore, se invece viene messa una bella cornice, il valore aumenta. È così anche per gli occhiali.”
L’Occhialaio si occupa anche di vintage, di capi di quaranta, cinquanta anni fa, di quando Luciano era agli inizi dell’attività: “Siamo andati a recuperare nel nostro storico magazzino questi pezzi originali, con l’idea di mixare la modernità, ovvero quello che L’Occhialaio è diventato oggi, con quello che era prima, quando mio padre ha fondato l’azienda”.
Una realtà con delle solide fondamenta che regalerà belle sorprese, anche nell’imminente, perché Francesca è all’opera per sviluppare nuovi progetti che non vediamo l’ora di scoprire!