È in arrivata la guida di Up Magazine dedicata all’arte contemporanea in terra d’Arezzo

La nascita di un nuovo progetto editoriale è sempre un momento da ricordare. Se questo riguarda l’universo dell’arte contemporanea lo è ancora di più, perché il settore sta vivendo da tempo una profonda trasformazione. Sta cambiando il modo di fare ricerca, sta cambiando il mercato e stanno cambiando gli strumenti per promuovere i vecchi e i nuovi linguaggi. Tutto ciò ha già minato o sta minando molte certezze e mette a dura prova anche quel mondo che ruota attorno agli artisti, fatto di gallerie, associazioni, curatori, promotori e mercanti, che si sta rimboccando le maniche, con l’idea di affrontare nuove sfide e ribadire che intorno a noi ci sono ancora tante mani felici, che danno vita a opere che ci possono appagare gli occhi e il cuore o far riflettere in un’epoca vota- ta alla frenesia e al disinteresse.

Di fronte a questo scenario, nasce Up Arte, una rivista ispirata allo stile di Up Magazine e dedicata al panorama artistico aretino. Nove sono i protagonisti del primo numero: Mauro Capitani, Giuliano Caporali, Na- dia Cascini, Fabrizio Del Buono, Tetsuji Endo, Sara Lovari, Maurizio Rapiti, Lau- ra Serafini e Vinzela. Artisti dai linguaggi eterogenei, diversi per età, tecnica, poetica e formazione. Il lettore troverà talenti che si stanno affermando nel mercato nazionale e all’estero, affiancati a figure dalla lunga carriera già densa di riconoscimenti. Ci sa- ranno quelli che ad Arezzo o nelle quattro vallate provinciali hanno avuto i natali e coloro che il territorio aretino l’hanno eletto come luogo d’adozione e dal quale sono ogni giorno affascinati nel loro percorso.

Up Arte darà luce anche alle gallerie, agli spazi espositivi, agli organizzatori di eventi e ai professionisti del settore, con le loro storie, peculiarità e obiettivi. In questo primo numero il lettore scoprirà Rosy Boa, centro d’arte nel cuore di Arezzo.

Up Arte si candida a essere uno strumento utile sia all’artista che vuole farsi conoscere a un nuovo pubblico, sia agli operatori del settore, che possono scoprire attraverso le biografie, le note critiche e le tante immagini il fermento artistico aretino. La collana sarà utile, infine, a collezionisti e appassionati, che avranno così modo di ammirare opere di sicuro impatto e contattare i loro autori. Con tutte queste premesse, ci auguriamo che nel tempo Up Arte possa diventare un punto di riferimento in una terra che ha dato, in ogni epoca, un contribuito importante alla storia dell’arte ma che ha le carte in regola – grazie ai protagonisti di oggi – per continuare a darlo nel presente e nel futuro.