Pazienza, entusiasmo e un rossetto acceso come il suo zafferano. Gloria Serafini, architetto, ha sentito il bisogno di ritrovare il contatto con la terra e ha deciso di avviare un’attività agrituristica. Adesso si dedica ad antiche spezie e preziose colture
L’idea di passare la vita in ufficio non l’avrebbe resa felice. Per questo Gloria Serafini ha abbandonato la strada che le si apriva davanti dopo la laurea in architettura per imboccare un sentiero di campagna. Tanto stretto e tortuoso quanto stimolante e attraente. Oggi coltiva zafferano nel suo Podere Sant’Antonio, in Casentino. Segue le piante dalla semina del bulbo alla raccolta del prezioso pistillo, fino all’accurato packaging che lei stessa ha studiato per le vendite. Pochi anni, qualche giusta mossa di marketing e adesso la Red Gold Collection ha clienti in tutto il mondo.
Classe 1990 e imprenditrice già da quattro anni. Com’è nata l’idea di dedicarti ad un business così inusuale per un giovane?
Quando ho deciso di intraprendere un’attività tutta mia, ho iniziato a cercare una proprietà da rilevare con l’aiuto dei miei genitori: ci siamo innamorati di un antico podere con 14 ettari di terra bagnato da un torrente. Originariamente faceva parte della proprietà del Castello di Valenzano. Abbiamo dovuto sfruttare al massimo l’immaginazione, perché tutto il terreno ospitava solamente campi incolti e la colonica era totalmente da ristrutturare.
E poi?
Tutto è venuto da sé: mi sono dedicata alla ricerca delle colture antiche tramite l’archivio storico, per reintrodurre alcune coltivazioni originali. Lo zafferano è un prodotto che richiede attenzione al dettaglio, la produzione manuale obbliga ad avere cura e pazienza e mi rispecchia molto come attività. Rimanendo nell’ambito delle colture di tipo tradizionale, abbiamo estirpato una vigna dismessa per impiantare un nuovo vigneto e un oliveto. Poi ho deciso di dar vita ad un’idea più innovativa, introducendo una tartufaia innestata più il bamboo gigante, che trova impiego nei settori dell’edilizia e dell’arredamento, e nel settore alimentare con i germogli, vero e proprio superfood ricco di proprietà benefiche. Ci vuole pazienza, ma non vedo l’ora di raccogliere i frutti di questo lavoro. Il casale non è ancora attivo, i lavori per l’agriturismo partiranno quest’anno. Intanto sto pensando al piano di sviluppo.
A quale pubblico è destinata la Red Gold Collection?
I prodotti a base di zafferano sono destinati ad una fascia medio alta. Vengono acquistati da privati e aziende come Gourmet Gift Box e Wedding Favours. Abbiamo iniziato a venderli ad ottobre 2017 e per ora mi ritengo soddisfatta dell’andamento.
Hai mai pensato di lasciare Arezzo prima della nascita di Podere Sant’Antonio?
No, perché ho sempre voluto fare qualcosa di concreto per il mio territorio. Bisogna essere disposti a stringere i denti e a tirar fuori tutta la buona volontà, ma c’è margine per creare qualcosa di cui essere orgogliosi. Ho studiato architettura e oggi applico le competenze acquisite nel mio nuovo business: dalla grafica alla progettazione, riesco a fare tutto da sola.
A quali mezzi ti affidi per la promozione della tua azienda?
Utilizzo sito internet e social: con Facebook e Instagram ho incrementato le visite al sito e ricevo gli ordini, ho acquisito diversi clienti dall’estero. La comunicazione online è indispensabile, ma partecipo anche ad eventi fieristici per non lasciare scoperto alcun canale.
Progetti futuri?
Ho diversi progetti in cantiere, dedicati allo zafferano e all’olio EVO. La cosa bella del lavorare in questo settore è che, mentre la società moderna diventa sempre più veloce e permette di fare tutto con un clic, la natura ti impone le sue regole, insegnandoti il rispetto dei tempi e delle stagioni.