E domani come sarà? Come affrontare il post coronavirus? Ecco la risposta di Riccardo Biagioni, alla guida di Show Garden, azienda di riferimento nel settore del giardinaggio
Io credo che non tutto il male venga per nuocere. Noi italiani siamo sempre stati bravi a rialzarci dopo le brutte cadute. Guerre, terremoti, epidemie: anche se impoveriti e indeboliti, abbiamo sempre trovato, proprio nel momento del bisogno, idee e strategie per rialzare la testa e andare avanti. Magari cambiati, ma senza mai fermarsi.
Dall’inizio dell’epidemia ho avuto modo di assistere a profondi mutamenti imprenditoriali: ho visto aziende del mondo delle confezioni interrompere il loro tipico ciclo produttivo per cucire camici e mascherine, aziende di cosmesi produrre gel e creme igienizzanti, aziende che non potendo rimanere aperte al pubblico e accogliere i clienti all’interno del proprio esercizio, adoperarsi per attuare un servizio di consegna a domicilio. Tra questi ultimi, noi.
Tali scelte imprenditoriali hanno permesso da una parte di mantenere la saracinesca alzata e dall’altra anche di offrire un servizio utile alla collettività. Non solo, non è da escludere che tali mutamenti avvenuti in condizioni di emergenza/urgenza, continueranno ad esistere anche passata l’epidemia.
Gli italiani si sono sempre contraddistinti per il loro incredibile estro e per le loro capacità di adattamento alle situazioni più disparate. Fa parte della nostra natura: non rimanere fermi a piangersi addosso, piuttosto muoversi, reinventarsi e rialzarsi. Questa nostra capacità è emersa fin dall’inizio dell’epidemia, sta emergendo e proseguirà con maggior forza quando l’epidemia sarà finita. Perché finirà.
Pertanto sono estremamente fiducioso in una ripresa economica che non inizierà nel preciso istante in cui terminerà l’emergenza, ma ci sarà. E non si farà attendere troppo.